Basilica Santa Francesca Romana

(Basilica Santa Francesca Romana al Foro Romano / Foto di Jebulon licensed under CC0 1.0)

Basilica Santa Francesca Romana

Accanto alla basilica di Massenzio e l'Antiquarium forense, vi è la Basilica di Santa Francesca Romana, nota come Santa Maria Nova. Fu costruita nel IX secolo su un precedente oratorio di papa Paolo I, ampliata nella seconda metà del X secolo, quando prese il nome di Nova per distinguerla da Santa Maria Antiqua nel Foro Romano, e restaurata a metà del XII secolo (campanile e decorazione dell’abside). Dal XV secolo fu dedicata a Francesca Romana perché la santa, fondatrice del monastero di Tor dè Specchi, pronunciò qui l’oblazione del 1425. La facciata in travertino (Carlo Lambardi, 1615), di derivazione palladiana ma con raccordi a volute e aperta in basso dalle tre arcate del portico di ordine tuscanico, è strutturata nella parte centrale da due coppie di paraste corinzie giganti su alti plinti, con finestra-balcone e timpano coronato da statue; l’elegantissimo campanile a cinque piani, con bacini in maiolica e croci in porfido fu eretto a metà del XII secolo e restaurato nel 1916-1917. Ogni anno, il 9 di marzo, i fedeli romani cercano di parcheggiare le loro auto il più vicino possibile a questa chiesa barocca, La ragione di questo insolito pellegrinaggio è quella di ottenere la benedizione di Santa Francesca Romana, la santa patrona degli automobilisti.

ORARI E INDIRIZZI:
Foro Romano / Piazza di Santa Francesca Romana, 4 - Aperta tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.6795528

COME ARRIVARCI:
METRO B, B1 (fermata COLOSSEO) - BUS 85, 87, 118 (fermata FORI IMPERIALI) 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA) - TRAM 3 (fermata COLOSSEO) 8 (fermata VENEZIA)

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(Mosaico catino absidale, metà del XII secolo / Foto di Miguel Hermoso Cuesta licensed under CC BY-SA 4.0)

Basilica Santa Francesca Romana

L’interno della basilica di Santa Francesca Romana, a navata unica con cappelle laterali, risale alla seconda metà del ‘600; il “soffitto” a cassettoni è su disegno del Lambardi (1612). Nella 1/a cappella di destra: nella volta, “dottori della Chiesa” della scuola di Melozzo da Forlì. Nel vano dell’ingresso laterale, “monumenti funebri del cardinale Marino Vulcani (attribuito a Paolo Taccone, 1394) e di “Antonio da Rio” (mino del Reame, 1450). Al termine della navata, sotto l’arco santo, “Confessione”, su disegno di Gian Lorenzo Bernini (1644-1649): sotto l’edicola con quattro rare colonne di diaspro, “statua di Santa Francesca Romana e l’angelo” di Giosuè Meli (1866). Transetto destro: dietro una grata sulla parete, i “Silices Apostolici” con impronta delle ginocchia di San Pietro (pietre di basalto collegate alla leggenda della caduta di Simon Mago che voleva dimostrare di avere poteri superiori a quelli degli apostoli, lievitando in aria sopra il Foro. Quando Simon Mago si trovò sospeso a mezz’aria, Pietro cadde in ginocchio pregando il Signore di intervenire. Simon Mago cadde immediatamente al suolo e morì); contro la parete sinistra, “monumento funerario di Gregorio XI”, eretto dal Popolo romano in ricordo del ritorno del papa da Avignone, con rilievi di Pietro Paolo Olivieri (1584). Altare maggiore: “Madonna con Bambino”, tavola del XII secolo restaurata nel 1949 entro un tabernacolo di fine XV secolo; ai lati “Martirio di San Nemesio e compagni” di Domenico Maria Canuti (1684). Nel catino absidale, “Madonna con Bambino e santi”, mosaico della seconda metà del XII secolo; sull’arco, “profeti” di Cesare Maccari (1870). Sotto il transetto si dispone la Cripta, con tomba della santa sistemata nel 1868 da Andrea Busiri Vici e medaglione marmoreo (Santa Francesca Romana e l’angelo) di scuola berniniana. Nella 1/a cappella di sinistra: “Natività” di Carlo Maratta; a sinistra “Il beato Tolomei e il diavolo” attribuito al Canuti. La Sagrestia, cui si accede dal transetto sinistro, ospita: la “Madonna Glycophilusa”, preziosa icona (prima metà del V secolo) proveniente da Santa Maria Antiqua e ritrovata sotto quella sull’altare maggiore nel restauro del 1949; “Madonna in trono fra i Ss. Benedetto e Francesca Romana” di Girolamo da Cremona; “Madonna in trono e santi” di Sinibaldo Ibi (1524); “Paolo III e il card. Reginald Pole” attribuiti a Perin del Vaga o al Sermoneta; “Miracolo di San Benedetto” di Pierre Subleyras (1744); “Trinità e il beato Tolomei” di Giacinto Brandi. L’annesso monastero mostra nell’ala a sinistra della chiesa strutture medievali, con archi terreni e muri a scaglie di travertino e peperino; l’ala verso l’arco di Tito (oggi sede della Soprintendenza archeologica di Roma e dell’Antiquarium forense) fu riedificata in dimensioni ridotte e in veste neoclassica da Giuseppe Valadier (1816).

ORARI E INDIRIZZI:
Foro Romano / Piazza di Santa Francesca Romana, 4 - Aperta tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.6795528

COME ARRIVARCI:
METRO B, B1 (fermata COLOSSEO) - BUS 85, 87, 118 (fermata FORI IMPERIALI) 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA) - TRAM 3 (fermata COLOSSEO) 8 (fermata VENEZIA)

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