La “Casa Museo Alberto Sordi” per conoscere l’attore romano, un viaggio alla scoperta dell’artista e dell’uomo, un suo ritratto in tutti i suoi risvolti e le possibili sfaccettature. Nato nel rione romano di Trastevere (15 giugno 1920), è stato uno dei più grandi interpreti del cinema italiano che per decenni ha raccontato l’Italia, gli italiani e il loro modo di vivere. Circa 200 film e massima espressione della romanità cinematografica insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani. Albertone (così era soprannominato) è stato un attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantane e doppiatore italiano. Tra il 1953 e il 1955 la popolarità di Sordi giunse sul grande schermo: “Lo sceicco bianco” (1952) e “I vitelloni” (1953) di Federico Fellini; “Un giorno in pretura” (1953), “Un americano a Roma” (1954) e “Piccola posta” (1955) di Steno. Da quel momento la sua carriera divenne frenetica al ritmo di 10 pellicole all’anno per un record di 152 apparizioni fino alla morte. Negli anni ’60 diventa uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. L’ultima apparizione cinematografica di Alberto Sordi nel 1998 nel film “Incontri proibiti” diretto dallo stesso Alberto Sordi. Molti i premi e riconoscimenti come attore e per la carriera ricevuti: dal “Leone d’oro” all’ “Orso d’Argento”, dal “Golden Globe” al “David di Donatello”, e tanti altri. A dispetto della sua immagine pubblica estroversa e dalla personalità straripante, Sordi mantenne sempre un estremo riserbo sulla sua vita privata, di cui sono noti pochi dettagli. Non ebbe figli e non si sposò mai. Un piccolo dettaglio per ricordarlo: il 15 giugno del 2000 il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, gli cedette per un giorno la sua fascia tricolore. Alberto Sordi morì la sera del 24 febbraio 2003, all’età di 82 anni, nella sua casa ora divenuta Museo. Il 27 febbraio si svolsero i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di oltre 250 mila persone, l’amore di una città intera. Oggi Alberto Sordi riposa nella tomba di famiglia, presso il cimitero monumentale del Verano, l’epitaffio sulla lapide recita: “Sor Marchese, è l’ora”, una battuta ripresa da uno dei suoi film più celebri “Il marchese del Grillo”. La famosa villa di Alberto Sordi, alla passeggiata archeologica, e tutti gli oggetti di valore artistico in essa contenuti, sono stati dichiarati beni di interesse culturale e sottoposti al vincolo del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali.
ORARI E INDIRIZZI:
Via Druso, 45 - Al momento è visitabile su prenotazione per piccoli gruppi - Per informazioni Tel. 06.42880729
COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO) - BUS 118, 628 (fermata TERME CARACALLA/VALLE CAMENE) 671, 714, 792 (fermata TERME CARACALLA)
LINK ESTERNI:
Fondazione Museo Alberto Sordi
Sito Ufficiale di Alberto Sordi
Associazione Alberto Sordi
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