(immagine di Google Maps)
Rione Ponte
Ponte è il V rione di Roma, il nome deriva dalla presenza di ponte Sant’Angelo cominciato dall'imperatore Adriano nel 125 come suo Mausoleo funebre, ispirandosi all'ormai completo Mausoleo di Augusto e ultimato da Antonio Pio nel 139. Venne costruito di fronte al Campo Marzio, al quale fu unito da un ponte appositamente costruito, il ponte Elio. Nell'antica Roma in questa zona, lungo il Tevere, c'era un porto che veniva utilizzato per portare i materiali necessari alla costruzione delle grandi opere nel Campo Marzio e fu individuato, nel 1890 dal Lanciani, nei pressi di Tor di Nona. Sul lato che affacciava verso il Vaticano vi era il Tarentum, luogo di culto dedicato a Dite, Plutone il dio degli inferi e a Proserpina, il cui altare dove era sepolto veniva disseppellito solo in occasione delle cerimonie sacre. Fu in questa zona che si tenne la cerimonia funebre dell'Imperatore Adriano prima della sua sepoltura all'interno del suo Mausoleo, trasformato nel tempo dai papi nella fortezza di Castel Sant’Angelo. La vita nel rione è continuata ininterrottamente anche durante il medioevo, la zona dopo il trasferimento della sede papale dal Laterano al Vaticano, crebbe di importanza ed economicamente era sostenuta dai pellegrini che andavano in San Pietro, qui sorsero locande, osterie e un fiorente commercio di oggetti sacri. Durante il ‘500 il rione aveva grande importanza soprattutto per la sua rete viaria, e per questo furono costruiti grandi palazzi di famiglie sia aristocratiche che mercantili seguendo progetti di grandi artisti: da Benvenuto Cellini al Borromini, dal Maderno ad Agostino Chigi. La zona era anche soggetta a ricorrenti inondazioni del Tevere, passeggiando per il rione si possono vedere delle piccole lapidi a ricordo delle varie inondazioni, con la data e l'altezza raggiunta dal livello dell'acqua. L' aspetto del rione fu completamente trasformato dopo che Roma divenne, nel 1871, capitale d'Italia: l’edificazione dei muraglioni sul Tevere per fermare le piene del fiume, dei lungotevere e dei ponti Umberto I, ponte Vittorio Emanuele II e ponte Principe Amedeo d’Aosta; ponte dei Fiorentini, detto del “soldo”, scomparve perché bisognava pagare per attraversarlo. Nei primi anni del ‘900 Roma operò nel rione vari sventramenti che inflissero vaste ferite all’antico tessuto urbano. Ad oggi il rione Ponte conserva il suo tipico aspetto con i rettilinei rinascimentali convergenti verso ponte Sant’Angelo, riuscendo a mantenere un perfetto equilibrio tra passato e presente.
Il rione Ponte confina con:
R.VI/Parione,
R.VII/Regola,
R.VIII/Sant'Eustachio e
Tevere.
DA VEDERE:
MUSEO NAPOLEONICO: (Piazza di Ponte Umberto, 1). Il Museo Napoleonico, che si trova all’interno di palazzo Primoli, fu costruito nel ‘500 e trasformato per Giuseppe Primoli da Raffaele Ojetti che aggiunse nel 1909 la nuova facciata sul lungotevere, alcuni ambienti conservano ancora i soffitti del ‘700 a travetti dipinti, mentre i fregi...
MUSEO MARIO PRAZ: (Via Zanardelli, 1). Il Museo Mario Praz, all’interno di palazzo Primoli, è una delle rare case-museo in Italia, accoglie la collezione di arredi e opere d’arte (1200 pezzi) del XIX secolo riunita dal celebre anglista, critico e saggista romano per documentare fedelmente una dimora ottocentesca e acquistata...
PALAZZO ALTEMPS (MUSEO NAZIONALE ROMANO): (Via di Sant'Apollinare, 46). Palazzo Altemps, a poca distanza da piazza Navona, lo corona un’Altana (Martino Longhi il Vecchio, 1585), con arcate fra lesene binate, sormontata da quattro obelischi e dallo stemma di Roberto Altemps (sulla cupola lo stambecco saliente...
CHIESA SAN SALVATORE IN LAURO: (Piazza di San Salvatore in Lauro, 15). La chiesa di San Salvatore in Lauro, situata nell’omonima piazza, è la chiesa nazionale dei marchigiani residenti a Roma, nota sin dal 1177 e riedificata una prima volta nel 1449; nel 1594 ne venne iniziata la ricostruzione su disegno di Ottaviano Mascherino...
CHIESA SANTA MARIA DELLA PACE: (Arco della Pace, 5). La chiesa di Santa Maria della Pace, vicino a Piazza Navona, già Sant’Andrea de Aquarizariis, fu riedificata dal 1482 forse da Baccio Pontelli; nel 1656 Pietro da Cortona la restaurò per volere di Alessandro VII e aggiunse la convessa facciata barocca, preceduta da...
CHIOSTRO DEL BRAMANTE: (Arco della Pace, 5). Un altro elemento di spicco della chiesa di Santa Maria della Pace è il Chiostro del Bramante, la prima opera progettata dal Bramante (1500-1504), dopo il periodo milanese, costruito per il cardinale Oliviero Carafa, uno straordinario esempio di architettura rinascimentale. Di mirabili...
CHIESA SANTA MARIA DELL'ANIMA: (Via di Santa Maria dell’Anima, 66). La chiesa di Santa Maria dell’Anima, sorta dalla cappella dell’ospizio per pellegrini tedeschi, olandesi e fiamminghi ma ricostruita nel 1500-1523 forse da Giuliano da Sangallo e completamente restaurata nel 1843, da secoli è la chiesa nazionale della comunità...
CHIESA SAN BIAGIO DEGLI ARMENI: (Via Giulia 63). La chiesa di San Biagio degli Armeni, chiamata anche San Biagio della Pagnotta, dalla pagnotta distribuita ai fedeli nei giorni del santo, ricordata nei cataloghi medievali, fu riedificata nel 1072, sotto papa Alessandro II, e dedicata a San Biagio, vescovo di Sebaste in Armenia....
ORATORIO DEL GONFALONE: (Via del Gonfalone, 32/A). La chiesa di Santa Maria Annunziata del Gonfalone, meglio conosciuta come Oratorio del Gonfalone, nei pressi di via Giulia, fu eretta nel 1544-1547 sulla chiesa di Santa Lucia Vecchia, come oratorio dell'Arciconfraternita del Gonfalone, con facciata a due ordini...
BASILICA SAN GIOVANNI DEI FIORENTINI: (Piazza dell'oro, 1). La basilica di San Giovanni dei Fiorentini, voluta da papa Leone X che commissionò progetti ad Antonio da Sangallo il Giovani, a Baldassarre Peruzzi, a Michelangelo, a Raffaello e a Jacopo Sansovino. Da quest’ultimo venne iniziata nel 1519 e continuata dal...
CHIESA SANTI CELSO E GIULIANO: (Via Del Banco di Santo Spirito, 52). La chiesa dei SS. Celso e Giuliano, situata in via del Banco di S. Spirito, nei pressi di Castel Sant’Angelo, venne consacrata nel 432 da papa Celestino I, nel 1198 la chiesa fu dichiarata cappella papale da papa Innocento III. Su volere di papa Clemente XII...
Segui Monno Roma su: