I pellegrini che nel Medioevo affrontavano migliaia di chilometri a piedi da ogni angolo del mondo allora noto per osservare almeno una volta nella vita il sommo pontefice e pregare presso la tomba di Pietro (i Romei, cui tanta letteratura anche turistica è stata dedicata) sono diventati, oggi, le schiere di turisti che ogni giorno si affollano nel colonnato berniniano, pronti ad affrontare la tappa principe del proprio Grand Tour nella capitale. Nonostante quindi l’inevitabile affollamento, il primo tempio della Cristianità conserva un fascino quasi carismatico sia sui credenti sia su chi vede la Basilica più come uno straordinario scrigno d’arte, espressione di un mecenatismo papale che ancora oggi non conosce confini. La visita interessa dapprima la piazza dell’abbraccio berniniano, per poi addentrarsi nella Basilica stessa e nelle Sacre Grotte Vaticane, culminando nella salita sulla cupola.
LA PIAZZA
Piazza San Pietro, capolavoro d’architettura scenografica di Gian Lorenzo Bernini (1656-67), è un’immensa ellisse di 240 metri di larghezza, su cui, nel fondo, al di là di un grandioso sagrato trapezoidale, prospetta la facciata della Basilica dominata dalla cupola michelangiolesca. I due emicicli laterali sono costituiti da imponenti porticati a quadruplice fila di colonne tuscaniche, convergenti ai due centri dell’ellisse e delimitanti tre corsie, di cui la mediana più larga: in tutto, 284 colonne e 88 pilatri. La trabeazione è coronata da 140 statue di santi e da grandi stemmi di Alessandro VII. In fondo al portico di destra è il portone di Bronzo del Palazzo Vaticano. Al centro della piazza, tra due grandiose fontane, quella di destra eretta nel 1613 da Carlo Maderno per volere di Paolo V, l’altra collocata nel 1677 da Carlo Fontana, si leva l’Obelisco Vaticano, senza geroglifici (alto 25.5 metri), posato sul dorso di quattro leoni di bronzo, dovuti a Prospero Antichi, agli angoli dell’alto piedistallo; è la leggendaria aguglia del Medioevo, quando si credeva che al vertice, in un globo bronzeo, fossero deposte le ceneri di Cesare; attualmente, in alto, dov’è l’emblema bronzeo con i monti e la stella dei Peretti Montalto, è racchiusa una reliquia della Santa Croce (la sommità della croce è a circa 41 metri dal suolo). Dopo essere stato impiegato per decorare il “forum Iulii” di Alessandria d’Egitto, fu trasportato da Caligola, nel 37 d.C., per ornare il circo detto poi di Nerone, e si trovò così sempre eretto a lato della Basilica, fino a che Sisto V (aprile-settembre 1586) lo fece spostare da Domenico Fontana nel sito attuale. Attorno è segnata sul pavimento una rosa dei venti. Avanzando dal mezzo verso l’una o l’altra delle due fontane, al di là del cerchio di paracarri che circondano l’obelisco, si trova, tra i quadrelli del selciato, una pietra circolare (circondata da una corona di cerchio in marmo), dalla quale il colonnato appare composto di una sola fila di colonne.
LA FACCIATA DELLA BASILICA
Eretta da Carlo Maderno nel 1607-1614 (lo spostamento in avanti del prospetto - dovuto all’aggiunta delle cappelle anteriore - ha sminuito l’effetto ascensionale della cupola venendo a mascherare il tamburo; la veduta posteriore della Basilica dà un’idea più precisa degli effetti concepiti da Michelangelo), è preceduta da una scalinata a tre ripiani, realizzata da Gian Lorenzo Bernini, con ai lati le colossali statue di San Paolo (Adamo Tadolini) e di San Pietro (Giuseppe De Fabris), collocate nel 1847 in sostituzione di quelle scolpite nel 1461-62 da Paolo Taccone e da Mino del Reame. Un unico ordine di colonne e di lesene corinzie abbraccia tutta la fronte, appena animata da modesti aggetti nel mezzo e ai lati, sui quali, secondo il primitivo progetto, avrebbero dovuto innalzarsi due campanili. Tale ripartizione architettonica include, in basso, un portico centrale e due arcate alle estremità (quella di sinistra è l’arco delle Campane, che serve di accesso alla Città del Vaticano, sorvegliato dalle Guardie svizzere) e, in alto, nove balconi. Da quello mediano, detto loggia della Benedizione, si affaccia il papa per le benedizioni solenni e viene annunciata l’elezione del pontefice; sotto di esso è un altorilievo (Consegna delle Chiavi, 1614) di Ambrogio Buonvicino. La facciata termina con un grande attico ripartito da lesene, fra le quali sono finestre di avaria forma, e coronato da una balaustra, su cui si profilano contro il cielo le 13 alte statue (alte metri 5.70) del Redentore, del Battista e degli apostoli, meno San Pietro; ai lati, due orologi aggiunti da Giuseppe Valadier.
IL PORTICO
Al portico si accede da cinque ingressi, cui fanno da sfondo laterale, a destra dietro la porta che dà accesso al vestibolo della Scala regia, la statua equestre di Costantino di Gian Lorenzo Bernini (1670), dall’accentuato movimento, contro un drappo di stucco a imitazione del damasco intessuto d’oro; a sinistra, la statua equestre di Carlo Magno di Agostino Cornacchini (1725). La volta è riccamente decorata di pregevoli stucchi (nei riquadri, atti degli apostoli, ideati da Martino Ferrabosco ed eseguiti da Ambrogio Buonvicino e G.B. Ricci, e stemmi di Paolo V; 32 statue di pontefici canonizzati, pure in stucco (del Buonvicino), stanno sedute ai lati delle lunette.
LA CUPOLA
Dall’ellisse berniniana lo sguardo abbraccia interamente l’immensa copertura ideata da Michelangelo, che diresse la costruzione di tutta la parte basamentale fino al tamburo, quasi ultimato alla sua morte. Il basamento è suddiviso da 16 potenti contrafforti, ravvivati da colonne binate di ordine corinzio, tra i quali si aprono i finestroni a timpano. Dall’attivo del tamburo si slancia la calotta, a doppio guscio, divisa da nervature in 16 spicchi aperti da tre ordini di finestre a occhi; fu eretta in 22 mesi (1588-89) da Giacomo Della Porte e Domenico Fontana e in altri sette mesi fu compiuto la lanterna cuspidata.
Piazza San Pietro (Città del Vaticano) confina con:
R.XIII/Trastevere,
R.XIV/Borgo,
R.XXII/Prati,
Q.XIII/Aurelio e
Q.XIV/Trionfale.
ORARI E INDIRIZZI:
Piazza San Pietro (Città del Vaticano)
COME ARRIVARCI:
METRO A (fermata OTTAVIANO) - BUS 34, 46, 64, 98, 190F, 881, 916, 916F, 982, N5, N15, N20 (fermata CAVALLEGGERI/SAN PIETRO) 590 (fermata RISORGIMENTO) 23, 492, N11 (fermata RISORGIMENTO/PORTA ANGELICA) 23, 49, 492, 982, 990, N10 (fermata CRESCENZIO/RISORGIMENTO) 32, 81 (Fermata RISORGIMENTO) - TRAM 19 (fermata RISORGIMENTO/SAN PIETRO) - FL3, FL5 (Stazione ROMA SAN PIETRO)
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