Sallustiano è il XVII rione di Roma, sorto nel 1921, prende il nome dagli Horti Sallustiani, giardini fatti edificare dallo storico e senatore della repubblica romana Gaio Sallustio Crispo nel I secolo a.C. I romani erano soliti chiamare horti le abitazioni dotate di un grande giardino costruite entro la cerchia urbana, luogo di piacere, in cui era possibile vivere isolati e nella tranquillità, ma senza la necessità di allontanarsi troppo dalla città. La parte più importante degli Horti senza dubbio era la vegetazione e tra il verde si trovavano padiglioni e porticati per passeggiare al riparo dal sole, fontane, terme, tempietti e statue. I giardini si estendevano in una vasta area, precedentemente appartenuta a Cesare, compresa tra i colli del Pincio e il Quirinale sostenuto da potenti muraglioni ad arcate e contrafforti appoggiati alle mura serviane, dove oggi corre la via Sallustiana. In età augustea il rione apparteneva alla VI Regione, Alta Semita, l’attuale via XX Settembre. Tra via Piave e piazza Fiume troviamo Porta Salaria (demolita nel 1921) chiamata anticamente Porta Sancti Silvestri (285-335 d.C.) che portava attraverso la via Salaria alle Catacombe di Priscilla dove papa Silvestro I era sepolto; sempre nei pressi vi è una zona sepolcrale, il monumento funerario a Sulpicio Massimo mentre quello di Cornelia è posto a ridosso delle mura in Corso Italia. Nel 410 d.C. durante il Sacco di Roma, i Visigoti di Alarico tagliarono gli acquedotti e saccheggiarono la villa di Sallustio, che venne ridotta a un cumulo di macerie e definitivamente abbandonata. Col tempo il rione ebbe una leggera ripresa con l’apertura della via Pia (1565) e il ritorno dell’acqua nella zona grazie al ripristino di un acquedotto da parte di papa Sisto V, detto acquedotto Felice. Tra il 1608 e il 1620 il cardinale Scipione Borghese, a sue spese, fece costruire, dall’architetto Carlo Maderno, la chiesa di Santa Maria della Vittoria, situata in via XX Settembre. Inizialmente la chiesa era stata dedicata a san Paolo e costruita per i Carmelitani Scalzi. Successivamente fu rinominata in occasione della battaglia della Montagna Bianca, presso Praga, nella guerra dei trent’anni, che vide la vittoria delle truppe cattoliche su quelle protestanti. Sull’altare maggiore fu posta un’icona della Madonna proveniente dalla Boemia. La dedicazione alla Madonna Regina della Vittoria fu confermata da Innocenzo X (1644-1655). Il rione allora faceva parte di Trevi, ampie zone di verde per la presenza di grandi ville come villa Barberini, villa Mandosi e villa Cicciaporci Valenti Gonzaga (attualmente unica zona di verde conservata) oggi conosciuta come villa Paolina (‘700) da Paolina Bonaparte consorte del principe romano Camillo Borghese nonché sorella di Napoleone Bonaparte, vi abitò fino al 1824. Dal 1951 è sede dell’ambasciata di Francia.
Il rione Sallustiano confina con:
R.II/Trevi,
R.XVI/Ludovisi,
R.XVIII/Castro Pretorio e
Q.IV/Salario.