Chiesa Santa Maria della Vittoria

(Interno della chiesa di Santa Maria della Vittoria / Foto di Livioandronico2013 licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa Santa Maria della Vittoria

La chiesa di Santa Maria della Vittoria, fu costruita dai Carmelitani scalzi fra il 1608 e il 1620, sotto la direzione di Carlo Maderno. In stile barocca, la chiesa inizialmente dedicata a San Paolo, fu rinominata in occasione della battaglia della Montagna Bianca presso Praga, nella guerra dei trent’anni, con la vittoria delle truppe cattoliche su quelle protestanti. Nel combattimento intervenne il Ven. P. Domenico di Gesù e Maria, cappellano generale dell’esercito che portava appesa al collo una immagine di “Maria in adorazione del Bambino” con evidenti segni di sfregio, gli occhi di tutte le figure eccetto quello del Bambino erano bucati. Dall’immagine furono viste uscire raggi di luce che abbagliarono gli avversari, costringendoli alla fuga. L’8 maggio del 1622, l’immagine prodigiosa fu solennemente trasportata e intronizzata in questa chiesa, e da allora si chiamò “Santa Maria della Vittoria”. L’armoniosa facciata, quasi una ripetizione della chiesa di Santa Susanna, è di Giovanni Battista Sorìa (1626), due ordini di lesene, un timpano triangolare alla sommità e un timpano arcuato al di sopra del portale d’accesso arricchito da nicchie laterali.

ORARI E INDIRIZZI:
Via XX Settembre, 17 - Aperta da lunedì a sabato dalle ore 7:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15:30 alle ore 19:15, domenica e festivi dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.42740571

COME ARRIVARCI:
METRO A (fermata REPUBBLICA) - BUS 61, 62, 85, 150F, 492, 590 (fermata LARGO SANTA SUSANNA) 66, 82, 85, 590, 910 (fermata REPUBBLICA) 60, 61, 62, 66, 82, 492, 910 (fermata XX SETTEMBRE/MINISTERO FINANZE)

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('Estasi di S. Teresa d'Avila', di Gian Lorenzo Bernini / Foto di Livioandronico2013 licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa Santa Maria della Vittoria

L’interno della chiesa è a navata unica e tre cappelle per lato separate da grandi pilastri e capitelli corinzi; nella volta “Trionfo della Vergine” e “Cacciata dei protestanti all'inferno” affreschi di Gian Domenico Cerrini (1665). In alto nel catino dell’abside, affresco di Luigi Serra in memoria della Battaglia (1885); all’altare maggiore, al centro della raggiera, il piccolo quadro di Santa Maria della Vittoria. Ma la parte più scenografica della chiesa è la Cappella di Cornaro, nel transetto sinistro, con lo spettacolare gruppo scultoreo dell’ “Estasi di Santa Teresa d’Avila”, opera di Gian Lorenzo Bernini, commissionato dal cardinale veneziano Federico Cornaro tra il 1644 e il 1652, durante il pontificato di papa Innocenzo X. La cappella costituisce uno dei capolavori del Barocco a Roma, le due figure in marmo di Santa Teresa e dell’Angelo, sono circondate da raggi di luce divina materializzati in bronzo. Tra le altre opere, una bellissima pala d’altare del Domenichino (1581-1641), la “Vergine che offre il Bambino a San Francesco” conservata nella Cappella di San Francesco d’Assisi e affreschi “San Francesco che riceve le stimmate” e “San Francesco in estasi” sempre dello stesso autore. Nella Cappella di San Giuseppe, “Sogno di San Giuseppe”, gruppo marmoreo di Domenico Guidi (1625-1701) e due pregevoli altorilievi “Natività del Signore” e “Fuga in Egitto” di Pierre Ethienne Monnot (1658-1733); sotto l’altare, simulacro e reliquie di Santa Vittoria. Nella Cappella della Santissima Trinità, “Santissima Trinità” del Guercino (1591-1666) e “ritratto del cardinale Berlingero Gessi” di Guido Reni (1575-1642). Nella Cappella di San Giovanni della Croce, sull’altare “Gesù appare al santo” di Nicolas Lorrain (1667), autore anche delle due tele laterali “Episodi della vita del Santo”.

ORARI E INDIRIZZI:
Via XX Settembre, 17 - Aperta da lunedì a sabato dalle ore 7:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15:30 alle ore 19:15, domenica e festivi dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.42740571

COME ARRIVARCI:
METRO A (fermata REPUBBLICA) - BUS 61, 62, 85, 150F, 492, 590 (fermata LARGO SANTA SUSANNA) 66, 82, 85, 590, 910 (fermata REPUBBLICA) 60, 61, 62, 66, 82, 492, 910 (fermata XX SETTEMBRE/MINISTERO FINANZE)

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