Di fronte all’Arco di Settimio Severo, nel Foro Romano, si trova la chiesa dei Santi Luca e Martina, in origine dedicato da papa Onorio I a Santa Martina in una taberna del foro di Cesare e restaurata da papa Alessandro IV nel 1256, fu concessa nel 1588 da papa Sisto V all’Accademia del Disegno detta di San Luca: la ricostruzione, affidata a Ottaviano Mascherino e a Pietro da Cortona (1623-1624) ma concretamente intrapresa dopo la nomina del cardinale Francesco Barberini a protettore dell’accademia (1626), durò dal 1635 al 1664 sotto la direzione del da Cortona, che ottenne di ricavare nella cripta la cappella di famiglia e che creò uno dei suoi capolavori architettonici. L’apertura di via dell’Impero (ora dei Fori Imperiali) comportò la demolizione dell’edilizia circostante e della sede storica dell’istituzione, la cui nuova sede, progettata sul retro da Arnaldo Foschini, non venne realizzata (i prospetti laterale e posteriore furono ridefiniti da Gustavo Giovannoni). La facciata è di marcata verticalità, cui la zona centrale convessa, serrata fra semicolonne e pilastri binati, conferisce un senso di trattenuta compressione spaziale, quasi l’interno premesse sul prospetto. La cupola e il lanternino sono solcati da costolature terminanti su archi di scarico trattati come bizzarri timpani sopra le finestre aperte nel tamburo.
ORARI E INDIRIZZI:
Via della Curia, 2 - Per la visita contattare la chiesa - Per informazioni Tel. 06.6798848 (Accademia Nazionale di San Luca) / 393.9616248
COME ARRIVARCI:
BUS 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA) 85, 87, 118 (fermata FORI IMPERIALI) - TRAM 8 (fermata VENEZIA)
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L’interno, a croce greca, gli effetti di luce esaltano l’articolazione delle pareti con colonne e la ricca decorazione dell’ordine superiore e della cupola, movimentata dal sovrapporsi di lacunari e costoloni: nei pennacchi, “simboli degli evangelisti” di Filippo Della Valle, Camillo Rusconi e Giovanni Battista Maini; sul pavimento della navata, lastra tombale di Pietro da Cortona. A destra dall’ingresso, “monumenti funebri di Carlo Pio Balestra” (Tommaso Righi, 1776) e di “Giovanni Garzoni” (1670) di Mattia De Rossi (il ritratto è di Carlo Maratta). Nella Sagrestia: “Estasi di San Francesco” di Tommaso Salini. Braccio destro: “Martirio di San Lazzaro”, pala di Lazzaro Baldi; in alto a destra, “epigrafe” dall’antica chiesa di Santa Martina (1256); a sinistra, tomba di Lazzaro Baldi. Altare maggiore: “San Luca in atto di dipingere la Madonna”, copia di Antiveduto Grammatica della tavola (ora all’Accademia di San Luca) attribuita a Raffaello; poco sopra la mensa, “statua giacente di Santa Martina”, in marmo bianco, di Niccolò Menghini (1635). Braccio sinistro: “Assunta e San Sebastiano” di Sebastiano Conca (1740); sotto la finestra, targa con i nomi degli accademici sepolti nella chiesa. A sinistra dell’altare maggiore si scende alla Chiesa inferiore, all’ingresso, “monumento di Giovanni Battista Soria” (1651); in fondo alla scala, epigrafe a Pietro da Cortona (il “busto” è di Bernardino Fioriti). Al centro del vano ottagonale che interrompe il corridoio, “altare di Santa Martina”, su disegno di Pietro da Cortona realizzato da Giovanni Artrusi detto il Pescina, capolavoro di Cosimo Fancelli entro bellissima cornice. Nelle nicchie, “statue” in peperino di “Santa Dorotea”, di “Santa Sabina”, di “Santa Eufemia” del Fancelli, e di “Santa Martina” di Pompeo Ferrucci; “Cristo morto”, modello di un bassorilievo di Alessandro Algardi. Più avanti nel corridoio, “busto di Pietro da Cortona” del Fioriti; nella cappella a sinistra del corridoio, i “Ss. Concordio, Epifanio e Compagno martiri”, terracotta dell’Algardi.
ORARI E INDIRIZZI:
Via della Curia, 2 - Per la visita contattare la chiesa - Per informazioni Tel. 06.6798848 (Accademia Nazionale di San Luca) / 393.9616248
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