La chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo, preceduta da un sagrato delimitato su due lati da un portico rinascimentali con archi a tutto sesto su colonne antiche, fu costruita nel 1439 sul sito dell’oratorio fondato nel 1419 dal beato Nicola da Forca Palena e completata nel XVI secolo, venendo restaurata nel 1946 assieme al convento. Sotto il portico: tre lunette “storie della vita di San Gerolamo” del Domenichino (1605). A destra la Cappella della Madonna del Rosario con facciatina barocca riccamente ornata (1620) e decorata, sopra la porta, da “sibille” di Agostino Tassi. Nella lunetta del portale delle chiesa, “Madonna col Bambino” affrescata da Claudio Ridolfi (1600). L’interno è a una navata con volte a crociera, fiancheggiata da cinque cappelle e terminante in un abside poligonale, d’aspetto prevalentemente rinascimentale ma di struttura ancora gotica. Nella 1/a cappella destra, “Annunciazione” di Antoniazzo Romano, in due vele della volta; il “Padre Eterno” nel tondo è attribuito a Baldassarre Peruzzi. Nella 2/a cappella (1605), ricca decorazione a stucchi e affreschi di Giovanni Battista Ricci; all’altare, “Madonna di Loreto” ascritta alla scuola di Annibale Carracci. Presso l’altare maggiore, “monumento di Giovanni Sacco” della scuola di Andrea Bregno, con affrescata nella lunetta “Sant’Anna che insegna a leggere a Maria” di scuola umbra o romana. Segue la porta della sagrestia, con volta affrescata da Girolamo Pesci (1724); alla parete destra, “Beato Pietro da Pisa” di Francesco Trevisani. Nell’abside della chiesa, affreschi “storie di Maria" opera giovanile del Peruzzi (secondo Giorgio Vasari) oppure di Jacopo Ripanda in collaborazione con pittori lombardi. Nella 3/a cappella sinistra a destra, “monumento funebre del cardinale Filippo Sega”, con ritratto del Domenichino. Nella 2/a cappella, nella volta, “Trinità” del Trevisani. Nella 1/a cappella a destra, “monumento funebre di Torquato Tasso” di Giuseppe Fabris (1857); “lampada” votiva su disegno di Duilio Cambellotti (1928); a sinistra, “monumento al Tasso” (1608) commissionato dal cardinale Bonifacio Bevilacqua. Accanto alla porta, “acquasantiera” di scultore lombardo di fine XV secolo.
ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Sant’Onofrio, 2 - Aperta da lunedì a venerdì e domenica dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00, chiusa sabato e durante il mese di agosto - Per informazioni Tel. 06.6864498
COME ARRIVARCI:
BUS 23, 34, 46, 64, 98, 115, 280, 881, 870, 916, 916F, 982 (fermata PIAZZA DELLA ROVERE)
LINK ESTERNI:
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Annesso alla chiesa si trova il convento che da un atrio a destra del portico si accede al Chiostro (metà XV secolo), con portico ad arcate a tutto sesto su colonne (i capitelli sono in parte di riutilizzo) e loggia, con pilastrini ottagonali, riaperta nei restaura del 1946. Le lunette con “storie di Sant’Onofrio” sono di Vespasiano Strada, del Cavalier d’Arpino e di Claudio Ridolfi (1600). Nel convento, dove morì Torquato Tasso (25 aprile 1595) poco prima di ricevere la corona d’alloro in Campidoglio, il Museo Tassiano conserva manoscritti e antiche edizione delle sue opere. Nel corridoio, lunetta “Madonna col Bambino e offerente” su fondo a finto mosaico attribuita a Giovanni Antonio Boltraffio (1513).
ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Sant’Onofrio, 2 - Aperta da lunedì a venerdì e domenica dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00, chiusa sabato e durante il mese di agosto - Tel. 06.6864498
COME ARRIVARCI:
BUS 23, 34, 46, 64, 98, 115, 280, 881, 870, 916, 916F, 982 (fermata PIAZZA DELLA ROVERE)
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