In via Livenza è possibile visitare l’omonimo Ipogeo che sorge all’interno del grande Sepolcreto salario, rinvenuto durante gli scavi del 1923 per la costruzione di una palazzina. All’Ipogeo, che con l’edificazione delle case moderne fu in gran parte distrutto, si accede mediante una scala che conserva ancora oggi i gradini primitivi. Nella parete settentrionale si aprono tre archi e successivamente sta una vasca rettangolare separata da una transenna marmorea che veniva riempita d’acqua da un tubo che fuoriusciva dal muro. Al di sopra presentava una decorazione a mosaico di cui restano alcuni frammenti: la raffigurazione di San Pietro che, come Mosè, fa scaturire l’acqua dalla roccia per battezzare il centurione convertito. Nella parete di fondo è un affresco con riferimento all’ “opus sectile” e nel catino absidale è dipinto un “kantharos” su cui posano colombe. Accanto è la figura di Diana cacciatrice, che si accinge a saettare due cervi e ancora una ninfa che accarezza un capriolo. La convivenza tra soggetti pagani e cristiani e la presenza della vasca fece pensare che l’Ipogeo fosse una sorta di santuario che aveva dottrine di origine diverse, tanto pagani che cristiani, forse utilizzato da un gruppo iniziatico a noi sconosciuto. Alcuni invece ritengono si tratti soltanto di una fontana monumentale. Nonostante tutt’oggi nessun elemento decisivo è emerso per spiegarne la reale funzione, comunque sia l’Ipogeo è datato alla seconda metà del IV secolo d.C.
ORARI E INDIRIZZI:
Via Livenza 4 - L’ingresso ai visitatori è consentito solo a gruppi accompagnati, max 10 persone a visita e solo su prenotazione - Per informazioni Tel. 06.0608 dalle ore 9:00 alle ore 19:00
COME ARRIVARCI:
BUS 52, 53, 63, 83, 92, 223, 360, 910 (Fermata PINCIANA/MUSEO BORGHESE)
LINK ESTERNI:
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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