Piazza di Siena

Sul viale Pietro Canonica, a Villa Borghese, l’elegante “piazza di Siena”, progettata in forma ovale dall’architetto Antonio Asprucci (1792), secondo i modelli degli stadi romani. Nacque per iniziativa del principe Marcantonio IV Borghese e che nel nome ricorda la città originaria della famiglia Borghese. Lunga 200 metri con gli spalti erbosi e a gradinate, circondata da pini a ombrello, in passato era utilizzata per feste popolari, lotterie di beneficenza, concerti bandistici, corsi dei fiori e ascensioni aerostatiche come quella del francese François Arban nel 1847. Passata allo Stato italiano dopo la presa di Roma, divenne spazio pubblico: ospitò tra il 1907 e il 1909 i campionati italiani assoluti di atletica leggera; dal 1922 divenne luogo di concorsi equestri, divenuto internazionale nel 1926. Tra le altre manifestazioni nel 1982 ospitò un concerto di Claudio Baglioni e nel 2010 fu sede degli otto concerti di Renato Zero in onore dei suoi sessant’anni. Oggi vi si svolge il concorso ippico internazionale “Piazza di Siena” chiuso dal carosello dei Carabinieri a cavallo. Sull’alto delle tribune di piazza di Siena del lato destro, si leva il casino con la “Chiesa dell’Immacolata” detto erroneamente Casina di Raffaello, cui gli Asprucci (1792) diedero una rigorosa ed equilibrata configurazione neoclassica: l’interno è coperto da una volta a botte lunettata e decorato da Felice Giani (1792-1793) al pari del loggiato al primo piano. Al termine del retrostante viale della Casina di Raffaello è, a sinistra, il “Tempietto di Diana”, raffinata rielaborazione di modelli classici attribuita a Mario Asprucci (1789); sempre sulla sinistra si scorge, tra gli alberi, il monumento a Umberto I di Davide Calandra, completato da Edoardo Rubino nel 1925.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Siena - La piazza è visibile tutti i giorni 24 ore su 24 - Per informazioni Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
BUS 52, 53, 63, 83, 92, 223, 360, 910 (fermata PINCIANA/MUSEO BORGHESE) 61, 89, 120F, 150F, 160, 490, 495, 590 (fermata VICTOR HUGO/MUSEO BILOTTI)

LINK ESTERNI:
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