Ponte Mammolo è il XXIX quartiere di Roma compreso tra la via Tiburtina e la via Nomentana. Probabilmente prende il nome dal ponte “pons mammeus”, del V secolo, attribuito da Giulia Avita Mamea, la madre di Alessandro Severo, che impose il restauro del ponte. Distrutto nel 1849 dai francesi venne ricostruito nel 1871 per volere di papa Pio IX e poi nuovamente negli anni ’90. Anticamente la zona era agricola abitata da famiglie di agricoltori che commerciavano i loro prodotti nel centro di Roma e all’inizio degli anni ’30 sorsero le prime abitazioni, piccole strutture industriali e la chiesa del Sacro Cuore. Sempre agli inizi del XX secolo si sviluppò all’interno del quartiere la zona di Rebibbia, che deriva dal nome del cardinale Scipione Rebiba, oggi la zona è costituita da case familiari con pochi piani e piccoli giardini in stile rurale. Negli anni ’70 a Rebibbia la realizzazione dell’omonimo carcere, la principale struttura penitenziaria di Roma. Poi avvenne l’urbanizzazione della zona di Casal dè Pazzi con la costruzione di grandi palazzi e la nuova chiesa, nel 1983, di Santa Maria Maddalena dè Pazzi. Nel 1990 il quartiere fu raggiunto dalla linea B della metropolitana con la stazione Rebibbia. Una leggenda popolare narra che Annibale, famoso condottiero cartaginese e definito il più grande generale dell’antichità, si fosse fermata in questa zona. Sempre in questo quartiere visse il regista Pier Paolo Pasolini come ricorda una targa posta in piazza Ferriani.
Il quartiere Ponte Mammolo confina con: Q.XXI/Pietralata, Q.XXII/Collatino, Q.XXVIII/Monte Sacro Alto, Q.XXX/San Basilio e con le zone di Tor Cervara e Casal Boccone.