Prenestino-Centocelle è il XIX quartiere di Roma, compresa fra via Tor dè Schiavi/viale della Primavera e viale Palmiro Togliatti. Formatosi nel 1961, prende il nome dalla via Prenestina e dalla zona di Centocelle. Un grande insediamento urbano avvenne nei primi anni del ‘900, ne testimonia la presenza di un antico forte militare, “Forte Prenestino”, costruito nel 1884, oggi sede di attività culturali. L'edificazione di Centocelle iniziò con la nascita e lo sviluppo dell'omonimo aeroporto, separato dalla via Casilina, da cui nel 1909 si alzò in volo il primo aeroplano in Italia e che è stato a lungo polo di riferimento della nascente aeronautica italiana. La successiva urbanizzazione della città ridusse l'operatività dell'aeroporto fino al completo smantellamento e alla trasformazione in parco archeologico, il “Parco archeologico di Centocelle” in cui sono conservati resti di ville romani. Nei pressi, lungo il viale Palmiro Togliatti, si trova l’Acquedotto Alessandrino, edificato nel 226 d.C. dall’imperatore Alessandro Severo che serviva a rifornire di acqua le terme di Nerone. Tra gli anni ’50 e gli anni ‘70 si ebbe un periodo di edificazione intensiva che stravolse la natura del quartiere. Oggi come ieri punto di riferimento del quartiere è la centralissima piazza dei Mirti e via dei Castani. Tra i set cinematografici fu girato a Centocelle una breve scena del film “Accattone”, (1961) di Pier Paolo Pasolini, davanti alla chiesa di San Felice da Cantalice.
Il quartiere Prenestino-Centocelle confina con:
Q.VII/Prenestino-Labicano,
Q.XXII/Collatino,
Q.XXIII/Alessandrino,
Q.XXIV/Don Bosco.